In questo periodo, Alfemminile è foriero di meravigliose scoperte cosmetiche e preziose ricette naturali di bellezza. Inoltre, sto usando con estrema soddisfazione quotidianamente il latte corpo di Delarom (clicca qui per la recensione), a base di burro di karité, e ho voluto esplorare le virtù di questo prezioso componente cosmetico
Innanzitutto,sono andata alla ricerca di informazioni sul karité per capire quale sia la sua origine e ho trovato una interessante descrizione di questa pianta sul sito di Lifegate, che vi riporto fedelmente:
Il Karité è un albero ad alto fusto che può raggiungere i quindici metri di altezza e un metro di diametro. Presente nella vasta zona dell'Africa centrale, tra il Senegal e il Nilo, il suo aspetto ricorda un po' la nostra quercia, con una chioma verde scuro e le foglie raggruppate alle estremità dei rami. Ha fiori profumati e il suo frutto carnoso, simile a una prugna, racchiude al suo interno un nocciolo da cui si ricava il prezioso burro dalle proprietà rigeneranti straordinarie.
Nel negozietto bio sotto casa ho trovato senza difficoltà un vasetto di burro di karité purissimo,e ho seguito le preziose indicazioni della karité guru RedMorg per regalare un vero trattamento d'urto per i miei capelli spenti e secchi.
Innanzitutto ho scoperto che il burro è da preferire agli olii per i trattamenti sui capelli: i grassi saturi contenuti nei burri, a differenza degli insaturi contenuti negli olii, si uniscono al grasso naturale del capello invece di levarlo via. Quando i lipidi aumentano, si stimola la produzione di cheratina e si impedisce all'acqua naturale contenuta nei capelli di evaporare.
Ho utilizzato per qualche settimana un buon shampoo eco-bio (io avevo in caso quello di Logona per capelli aridi), poi ho districato per bene i capelli. Ho sciolto a bagnomaria una puntina di burro di karité (appena una punta, 1/3 di un cucchiaino scarso) e ho applicato il tutto sui capelli bagnati senza risciacquare, a partire dalla lunghezza in cui parte la secchezza (diciamo metà lunghezza o giù di lì). Ho poi asciugato come al solito.
La prima volta che ho provato, avevo messo troppo burro sciolto, e i capelli si sono sporcati troppo. La seconda volta e le successive sono stata molto più parsimoniosa e l'effetto è stato perfetto: capelli disciplinati e nutriti.
Le punte appaiono molto più morbide e meno secche, e sono molto più disciplinate nella fase di styling.
Continuerò questo trattamento (due volte alla settimana massima) per ancora qualche tempo, ma sono certa che la mia chioma continuerà a beneficiarne.
Sempre con il burro di karité, ho realizzato un efficacissimo impacco per le unghie fragili, usandolo in combinazione con la mia crema mani Antos alla sera per rinforzare le unghie e ammorbidire le cuticole: ovviamente, il tutto su mani libere da smalto ...
E infine, lo scorso fine settimana, impacco notturno sul viso a base di burro di karité: al risveglio, pelle morbidissima e idratata come appena uscita da una beauty farm, tratti distesi e vitalissimi.
Insomma, un vero tesoro cosmetico questo burro di karité: economico ed efficace, che mi è piaciuto in particolare sui capelli.
Attenzione: accertatevi di utilizzare burro di karité purissimo, che trovate a buon prezzo senza difficoltà nelle botteghe bio e nelle erboristerie più "radicali".
complimenti per il post! bello esaustivo!
RispondiEliminaNei capelli con la procedura che insegni tu fa davvero miracoli, anche se l'olio...seppure meno ricco, lo trovo decisamente piùpratico... ;-)
Recensione utilissima, cercavo giusto un prodotto "ricco" per i miei capelli secchi e sfibrati. Grazie mille!
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